MINI RUSHOUR 2012
Alla fine dei 12 appuntamenti disputati in sei differenti weekend la classifica finale vedeva in cima alla classifica un terzetto di piloti, l’equipaggio composto da Calcagni-Ferri e Gagliardini tutti con 135 punti. Qualcuno però doveva aggiudicarsi il premio finale quantificato in una fiammante John Cooper Works, la più potente vettura costruita ad Oxford.
Era necessario così controllare il numero di vittorie e su questa base venivano proclamati campioni Calcagni-Ferri che nell’arco della stagione hanno centrato per quattro volte il gradino più alto del podio, davvero un bel risultato.
Al secondo classificato Gargliandini rimane la soddisfazione di disputare come ospite dell’ultima prova del trofeo che si tiene in Brasile, dove sul circuito di Curitiba è riuscito a dare una impressionante dimostrazione della scuola italiana andando a vincere una delle manches. Per dovere di cronaca ricordiamo anche il terzo classificato Tramontozzi.
Il Mini Rushour si disputa con le John Cooper Works strettamente derivate dalla serie con limitate modifiche nella meccanica, apportate attraverso un kit racing studiato per aumentare le prestazioni e la sicurezza in pista.
Tutti con vetture uguali e vicine nelle prestazioni elemento fondamentale per vedere davvero chi va più veloce e chi è capace di ottenere il massimo dalle proprie capacità e da quelle del mezzo.
Il weekend di gara è strutturato in due turni di prove libere, una sessione di qualifica di trenta minuti e due gare da venticinque minuti più un giro ciascuna, più che sufficienti per divertirsi e nel caso dei vincitori di divedere l’abitacolo e le spese di gestione. Per rendere ancora più spettacolare le prove, l’ordine di partenza in gara 2 prevede la griglia invertita dei primi otto classificati, così per avere ancora più sorpassi.
La prima edizione è arrivata al traguardo e si aspettano gli sfidanti per l’edizione 2013 del Mini Rushour. Iniziate a raccogliere il budget, la pista vi aspetta.