MotoGP Francia
Doppietta Yamaha con Lorenzo dominatore e Rossi felicissimo 2° dopo prove disastrose. Dovizioso ancora sul podio.
Esistono due motivi principali per cui nel motomondiale è difficilissimo fare pronostici. Uno è il fattore meteo, che incide in modo pesante sugli pneumatici, l’altro è l’equilibrio, motivo basilare per non cadere. Sembrano semplici elementi, ma se per il meteo non esistono antidoti, gli angoli di piega, ormai costantemente oltre i 45° rispetto alla verticale sono causa di rischio ad ogni curva, ad ogni minima asperità o buchetta dell’asfalto. Per fortuna esistono sensibilità e abilità dei centauri, che riescono a disegnare linee impossibili laddove persone normali sarebbero sempre per terra. Lo spagnolo Lorenzo è uno di questi, uno dei “magnifici 4” e quando è in giornata di grazia, autodefinitosi “martillo”, è impossibile batterlo, in virtù di traiettorie precise e curve rotonde, dannatamente veloci. Il successo di 2 settimane fa a Jerez, ha scacciato anche i fantasmi dei primi GP ed il maiorchino, serio e concentrato, ma soprattutto ripulito mentalmente da cupi pensieri, è tornato quello schiaccia sassi di anni fa, quando vinceva gare e titoli mondiali. Assecondato da una M1 perfetta, che reagisce al meglio come velocità e non solo in percorrenza curva, Jorge 99 ha dominato il GP di Francia, classico appuntamento di metà maggio. Ora è secondo nella classifica iridata, unico a rimontare su Rossi, vieppiù leader con 102 punti (+15 su Lorenzo) e col pesarese al 5° podio consecutivo su 5 GP.
Valentino esce felice dal Bugatti di Le Mans, col massimo dei punti possibili, quelli del 2°posto. Risultato sul quale avrebbe messo la firma sabato, dopo prove disastrose, senza mai trovare il bandolo della matassa tra gomme ed assetti. Ma dopo il warm-up di domenica mattina ecco la genialata di Galbusera (suo capotecnico), capace di rivoluzionare la moto ed incutere fiducia al pilota di Tavullia, che dopo 3 giri di “rodaggio” in gara, ha cominciato a risalire posizioni issandosi alle spalle del compagno di squadra e davanti a Dovizioso, col forlivese ancora sul podio con l’acerba Ducati GP 15. 4° podio in 5 GP per il Dovi, che nel mondiale è terzo in classifica, 4 punti dietro Lorenzo, ma davanti a Marquez, sottotono e costretto sulla difensiva nel GP dopo prove maiuscole e da protagonista, che avevano lasciato intendere una gara ben diversa dal 4° posto finale.
Molti hanno considerato ok i tempi incredibili del numero 93 segnati venerdì e sabato, col ritorno alle solite pieghe sciupa asfalto, senza però considerare che per tutto il w-end Marquez ha fatto molti “lunghi” in alcune curve, specie alla n8. A questi errori del pilota, la Honda, forse per troppa spavalderia, ha sommato quelli di errata valutazione delle temperature dovute al meteo. Dal freddo delle prove si è passati al caldo primaverile della domenica, con un deciso rialzo termico e un diretto calo delle prestazioni dopo alcuni giri degli pneumatici scelti. Considerando che Rossi è sempre sul podio, Lorenzo viaggia di vittoria in vittoria e Dovizioso è una bella realtà, Marquez, dovrà legare molto di più coi suoi tecnici poiché ulteriori passi falsi potrebbero compromettere la sua rincorsa al titolo mondiale 2015.
C’è stato un altro eroe però in Francia, Iannone. Stoico nonostante il forte dolore per la spalla lussata nei test d’inizio settimana al Mugello, l’Andrea2 di Ducati ha tenuto duro sino a metà gara, quando per il dolore ha dovuto cedere il 4° posto a Marquez ma dopo una spettacolare bagarre durata 3 giri zeppa di staccate, incroci di traiettorie e sorpassi (alla fine sono 16 i cambi di posizione tra loro): uno spettacolo assolutamente eccezionale, ad alto tasso di adrenalina.
A Le Mans gli italiani hanno lasciato il segno anche nella moto3. Un podio tutto tricolore con Fenati (Sky team VR46) che ha preceduto Bastianini (Gresini racing) e Bagnaia (team Aspar), quest’ultimo per la prima volta sul podio in carriera. Un segno indelebile, che sottolinea come il nostro vivaio è sano, pronto e competitivo. Merito anche dell’Academy di Vale Rossi, che per primo ha creduto in questa funzione formativa permettendo ai “ragazzini terribili” di usufruire dei suoi professionali consigli sia per gli allenamenti, sia come attività fisiche e mentali a latere.
Tra due settimane ci sarà il GP d’Italia al Mugello e con questi presupposti il primo a gioire è il cassiere del circuito toscano, poiché restano invenduti pochissimi biglietti per le tribune della conca vicino a Scarperia. Si attende un rumoroso bagno di folla, degno contraltare ai sicuri protagonisti italiani.