MotoGP Argentina
Rossi vince il suo 110° GP in Argentina dopo una pazzesca rimonta su Marquez.
E’ un GP di contatti ravvicinati quello d’Argentina, il 3° del calendario 2015, sette giorni dopo il Texas. Pronti, via, Marquez s’invola dalla pole e va in fuga, riuscendo a scavare un solco di 5 secondi tra lui e gli inseguitori. Rossi parte bene (strano!) ma piglia subito una carenata da Iannone, alla 2a curva è dietro i suoi avversari, costretto a una gara di rimonta e il divario scende giro dopo giro. “Ho visto Marquez ed ho cominciato a sentirne l'odore” dirà poi, fino al penultimo passaggio quando spagnolo e pesarese iniziano a duellare per vincere il GP. “Quando ero secondo e lui poco distante ho detto a me stesso, vado a prenderlo - ha spiegato Rossi - perché la mia Yamaha era veloce e andava sempre meglio”.
Raggiunto il fuggitivo, ecco il sorpasso e la risposta di Marquez. Mezzo giro e un altro tentativo va a segno. Il campione del mondo non ci sta, prova a riportarsi davanti, ma nell’incrocio delle traiettorie tocca il posteriore della M1 e cade. Si ritira dopo una scivolata, sbollendo ira e adrenalina appoggiato al guardrail, mentre Vale fa sua la 2a vittoria della stagione, 110a della carriera 84a in MotoGP, che festeggerà salendo sul podio con la maglia di Maradona, per onorare il “pibe de oro” argentino.
Marquez dopo le prove e la fuga dei primi giri sembrava irresistibile e inarrivabile per tutti, ma subìta la rimonta di Rossi e persa la battaglia per il successo nel peggior modo, a terra, non è più sorridente. Strane le corse, il campione del mondo in carica sembrava bissare facilmente il successo del 2014, ma L’innata volontà di combattente e il non arrivare 2° da campione ha fatto il resto, anche causare l’errore ed ora deve inseguire. Ne beneficerà lo spettacolo.
“Vincere così è una vera goduria – è un serio Rossi che parla - la mia Yamaha è stata fantastica, perfetta per tutta la gara. Mi dispiace veramente che Marc sia caduto, spero non si sia fatto male. Ho fatto una grande gara, dovevo spingere e sono contento che la scelta delle gomme si sia rivelata giusta, la moto è stata superlativa e posso lottare fino alla fine. Ero convinto di fare bene e sono partito fortissimo, sapevo che Marc avrebbe mangiato la gomma”.
Poi ho visto Marquez... L'incidente a due giri dalla fine, ci siamo toccati, io l'ho passato ma bisogna dire che Marc è uno che nel corpo a corpo gioca sempre il tutto per tutto. Prima mi ha dato un colpo, io ero davanti ma poi è caduto, penso abbia sbagliato lui". Normale incidente di gara hanno sentenziato in Race Direction, niente sanzioni ad ambedue i campioni.
Il ducatista Dovizioso, buon passista veloce, si prende il secondo gradino del podio e per poco Iannone non completa il bis del podio tutto italiano del Qatar: la battaglia per il 3° posto è vinta dall’inglese Crutchlow, (brutto il gestaccio dell’ombrello dopo il traguardo!).
La classe regina del circo a due ruote è sempre più specialità all’insegna del tricolore: Rossi 66 punti, Dovizioso 60 e Iannone 40, sono i primi tre della classifica iridata. Col prossimo GP, quello di Jerez de la Frontera, nel sud della Spagna tra due settimane, partirà la sessione europea delle gare del motomondiale. Valentino è inimitabile, con indubbie capacità tecniche e di sintesi, è passato, presente e (speriamo) ancora un po' di futuro delle corse in moto. Ha reso popolarissima nel mondo la MotoGP e questo è un altro dei suoi meriti.