Motorpad e la Renault Clio Press League a Misano

Motorpad al via della Clio Cup a Misano.

12 May 2016 motorpad.it
Motorpad e la Renault Clio Press League a Misano

Uno degli aspetti che viene spesso fatto notare a noi giornalisti è che quando si scrive di gare è facile farlo stando al di fuori dell’abitacolo. Troppo semplice dare giudizi sui piloti senza aver vissuto in prima persona la tensione e tutte le problematiche legate ad una corsa.

Partendo da questo Renault ha chiesto ad un gruppo ristretto e selezionato di partecipare ad una prova della Clio Cup, uno dei monomarca più competitivi e divertenti che si disputa nei principali autodromi nazionali.  Lo scopo è chiaro, ed è quello di vivere direttamente l’esperienza mettendosi al volante della Clio RS in versione Cup spinta dal 1.6 turbo da 220 cavalli con cambio sequenziale a sei rapporti.

Così nella tappa di Misano è arrivato il turno per noi di Motorpad TV e per rendere ancora più divertente la situazione è stata creata anche una speciale classifica, la Clio Cup Press League che a fine stagione premierà il miglior classificato tra i professionisti della stampa.

Trattandosi di un monomarca la vettura è uguale per tutti e la nostra è gestita dall’Oregon Team, squadra che vanta una notevole esperienza con Renault avendo partecipato a tutte le categorie sportive della casa francese ed è iscritta con il numero 33.

Il format del weekend prevede due turni di prove libere di 30 minuti, due turni di qualifica da 15 minuti uno per ogni gara e nel caso di Misano è programmata anche una terza prova con lo schieramento di partenza stabilito in base all’ordine d’arrivo precedente con griglia invertita. Anche le gomme sono contingentate, due nuove a singola gara, che vengono montate sulle ruote anteriori per la qualifica e la successiva corsa.

Eccoci quindi pronti a sfidare le giovani e future promesse dell’automobilismo a ruote coperte e la prima, amara scoperta, è che la Clio Cup è frequentata da piloti di altissimo livello tutti velocissimi e racchiusi in distacchi molto ridotti e sono iscritte quest’anno una ventina di vetture. A conferma di quanto detto basta vedere che ci sono stati tre diversi vincitori a Misano, rispettivamente De Matteo in gara-1, Puccetti nella seconda e Ricciarini nella terza con quest’ultimo che mantiene il comando della classifica generale davanti a Francia. Non solo ma nessuno molla di un centimetro ed i contatti sono all’ordine del giorno con molto lavoro per i commissari sportivi, giustamente inflessibili sulle regole e pronti a penalizzare immediatamente chi non le rispetta. Ne farò le spese personalmente insieme ad altri piloti e soprattutto in Gara-1 sono state numerose le situazioni passate al vaglio con la classifica rivoluzionata e ufficializzata solo a distanza di ore dalla bandiera a scacchi.

L’obiettivo una volta scesi in pista è quello di conoscere l’auto gradualmente facendo più chilometri possibili e abbassando i tempi costantemente, cosa che avviene, segno che i miglioramenti ci sono e che il ritmo aumenta. Il feeling migliora giro dopo giro e qualche consiglio arriva anche dai piloti più esperti molto disponibili nel condividere le loro conoscenze; forse hanno capito che non siamo così pericolosi. I tecnici della Oregon hanno scelto per noi giornalisti di lavorare su un assetto di sicurezza, quello che offre maggiore tranquillità soprattutto nella percorrenza di curva con qualche piccola modifica tra una sessione e l’altra per adattarlo meglio allo stile di guida.

Arriva il momento del via di Gara-2, quella di mia competenza. La partenza procede più tranquilla del previsto e la prima “esse” scorre senza incidenti. Battaglio con qualche pilota con diversi sorpassi tra di noi e  nonostante qualche problema tecnico, che mi causa un testacoda ed una conseguente foratura, porto a casa un 16° posto e la soddisfazione di essere rimasto nel gruppone centrale finché ho potuto. Non solo ma scopro anche il lato della giustizia sportiva prendendo una giusta penalizzazione (insieme ad altri 5 concorrenti) per un’infrazione in regime di Safety Car sul tracciato. Non posso certo lamentarmi del mio passo, soprattutto in gara, sono solo alla settima corsa della mia carriera sportiva, e il tempo passato alla guida della Clio è stato sfruttato al massimo. Meglio è andata a Emiliano Perucca Orfei il secondo giornalista coinvolto autore di un sesto posto finale nella prima frazione, poi diventato quarto a seguito delle penalizzazioni. 

La Clio Cup preparata è un’auto pensata proprio per correre e richiede una certa esperienza per riuscire ad avvicinarsi al limite, va conosciuta curva dopo curva e spesso bisogna fidarsi delle sue capacità  davvero molto alte.  Si capisce molto proprio dall’abitacolo quando si osserva da vicino le traiettorie e i punti di frenata dei piloti.

Non tutti lo sanno ma Renault è uno dei marchi più impegnati nello sport tanto da essere presente sia nei rally sia in pista con diversi trofei promozionali e ha sempre messo in primo piano il valore formativi del motorsport, creando così la famosa “Filiere” che ha accompagnato negli inizi di carriera tanti piloti. Una tradizione quella dei monomarca in pista che ha radici profonde e che risale agli anni 70 quando in pista correvano le Renault 5.

Una nota di merito va fatta all’organizzazione della Clio Cup, la Fast Lane Promotions che segue tutti gli aspetti della manifestazione, ben coordinata con i commissari tecnici sempre in azione per controllare che nessuno faccia il furbo con continue verifiche su tutte le componenti. Una garanzia in più per una campionato sempre corretto.

Prossimo appuntamento con la Clio Cup a Monza nel weekend del 1-3 luglio.

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