PETERHANSEL TRIONFA ALLA DAKAR
È Stephan Peterhansel l'indiscusso re della Dakar.
Proprio con la All4 Racing si è presentato al primo posto sul podio a Santiago del Cile, precedendo il pick-up Toyota del sudafricano Geniel de Villiers distaccato di 42'22” e al terzo gradino del podio, il russo Leonid Novitsky sempre su Mini a 1h28'22”.
Una prova di grande esperienza e sicurezza quella di Peterhansel che ha preso il comando delle operazioni alla seconda tappa e da allora non lo ha più mollato, dimostrando che in queste gare serve saper gestire le situazioni. Alla fine ha vinto solo una prova ma nei singoli traguardi era sempre nelle prime posizioni. Ad impensierirlo ci ha provato in tutti i modi il quatariano Nasser Al-Attuyah che per la prima volta era alla guida del buggy costruito appositamente per lui dalla Red Bull. La mancanza di affidabilità e la relativa gioventù del mezzo, che ricordiamo è a due ruote motrici, l'ha costretto al ritiro, stessa sorte subita dal campione rally Carlos Sainz, suo compagno d'avventura.
Più combattute le due ruote dove ancora una volta il dominio KTM è stato davvero disarmante per gli altri marchi. Tutto il podio è occupato dalle moto austriache, dal 2001 nessuno riesce a batterla, e ancora una volta primo è il francese Cyril Despres al quinto centro personale. Ha preceduto il compagno di squadra il portoghese Ruben Faria con al terzo posto l'idolo locale il cileno Francisco Lopez. Molto rammarico per il ritiro dell’italiano Alessandro Botturi che con l’Husqvarna poteva punrtare ad un podio. Per Despres una vittoria importante perché eguaglia uno dei miti della Dakar, Cyril Neveu e mette nel mirino il record di Peterhansel.
Nulla di nuovo tra i camion con i soliti russi alla guida degli indistruttibili Kamaz che bloccano il podio, primo quello condotto da Nikolaev, davanti a Mardeev e Karginov. Da ricordare il quarto posto dell'Iveco dell’olandese De Rooy con il compagno di team, Miky Biasion pluri-iridato rally in 13° piazza con il suo Trakker 2.