Podio a Monza per Motorpad nell'Italiano TCT
Sì è vero, sono sul podio a Monza. Ancora non ci credo e sotto di me c’è la pista più importante d’Italia, ed ho la stessa visuale dei piloti di F1. Certo non c’è lo stesso pubblico, ci mancherebbe, ma l’effetto è bellissimo ed è davvero difficile raccontare cosa si prova ad essere sospesi sul rettilineo d’arrivo di un circuito importante come quello di Monza. . Per me questa è la pista di casa, come si dice, quella dove ho visto le mie prime corse e dove mi sono innamorato delle competizioni e di tutto quanto fa rumore, quindi il podio ha un sapore davvero unico, insomma una specie di sogno che si è avverato.
È stato questo il momento finale del weekend di gara del TCR Italia, il Campionato Italiano Turismo dove ho partecipato con Peugeot alla guida della 308 Racing Cup iscritto nella categoria TCT. È la vettura che Peugeot Italia ha quest’anno affidato ad alcuni (selezionati) giornalisti per provare in prima persona cosa significa guidare un’auto da corsa e che per un weekend lasciano (molto volentieri) la scrivania ed i computer per passare al volante.
È uno dei test drive più emozionanti e coinvolgenti dell’anno, anche perché viene vissuto da pilota ufficiale con a disposizione un intero team, l’Arduini Corse che gestisce le vetture in pista insieme alla Autostar Motorsport. Nel weekend di Monza son ben due le auto “stampa” iscritte la numero 102 affidata a Giovanni Mancini (Elaborare) e Marco Della Monica (Motorsport Republic) mentre la 103 vede al volante oltre al sottoscritto il collega Emiliano Perucca Orfei (Automoto.it). Ci sono anche dei piloti “seri” in squadra e sulla nr. 104 si alterneranno Raimondo Ricci fresco di titolo nazionale TCT e l’esperto Lino Notarnicola. Saranno loro i veri riferimenti del weekend per i tempi, gli assetti e soprattutto per la telemetria. A dirigere le operazioni dal muretto Massimo Arduini che per una volta lascia il volante e si dedica al compito di team manager perché quattro giornalisti da gestire sono un bell’impegno per chiunque.
A questo punto bisogna quindi partire dalla scheda tecnica sviluppata partendo dalla base della 308 GTi stradale e dal quattro cilindri THP di 1.600 cc che in versione preparata arriva a 308 CV di potenza e che in Francia è protagonista di un combattuto monomarca.
Le due vetture stampa hanno però qualche piccola differenza, prima di tutto le colorazioni, nera la #102 e azzurra la #103, quelli ufficiali di Peugeot Sport e della 208 T16 di Paolo Andreucci nel CIR. È quella che è stata guidata dal team manager Massimo Arduini nel corso della stagione e che ha avuto tra i driver anche l’attore Stefano Accorsi quando ha debuttato ad Adria nel Campionato, quindi abbiamo anche qualche responsabilità in più. Inoltre la mia sfrutta degli ammortizzatori Ohlins e l’impianto frenante Brembo (al posto dell’AP) con pastiglie R 350 che rendono la frenata più decisa; ma c’è anche un altro aspetto di cui tenere conto, la zavorra di 30 kg che ci dobbiamo portare dietro per i risultati precedenti che si aggiungono ai 1.185 da regolamento con pilota a bordo.
Il weekend è piuttosto concentrato e le TCR/TCT girano solo nelle giornate di sabato e domenica con prove libere e qualifiche e briefing nella prima e le due gare alla domenica. “Mi raccomando è la mia auto, oltre ad essere quella ufficiale” mi ricorda Arduini prima di partire per le libere, situazione che mi crea qualche apprensione mista ad un certo orgoglio.
Il turno della mattina lo utilizzo per conoscere la 308 Racing Cup e per questo concordiamo di restare in pista il più possibile senza interruzioni prima del passaggio del volante ad Emiliano che da amico mi concede parte del suo turno. Poi c’è da studiare in fretta la pista e Monza merita tanto rispetto. Molti, sbagliando, pensano che il circuito lombardo sia facile perché in fondo ci sono solo poche curve: vero, ma che curve. È un tracciato di quelli “vecchio stile”, non solo con velocità di punta altissime, ma con staccate durissime e impegnative e tanta ghiaia all’esterno, soprattutto a Lesmo e alla Variante Ascari che non perdonano il minimo errore. Proprio i punti dove perdo tempo e dove il distacco con il mio compagno si evidenzia; ma c’è ancora tempo per migliorare.
Nelle qualifiche limito i danni e dopo un approfondito briefing tecnico con ausilio di telemetria e camera-car studiamo i correttivi e dove intervenire. Le indicazioni sono chiare e recepite, adesso bisogna metterle in pratica, come sempre è più facile da dire che da fare. Corriamo, poi, contro vetture molto più potenti della nostra con un gap variabile tra i 50-60 CV (sono tutte dei 2.000 vs. il nostro piccolo 1.600) che paghiamo soprattutto a livello di velocità dove scontiamo quasi 20 km/h, raggiungendo una punta massima appena superiore ai 230 orari. Dove invece siamo al top è nella frenata precisa e sicura con punti di staccata decisamente ridotti con un deciso impegno sul pedale tanto che alla fine dei due giorni mi farà male la gamba per lo sforzo esercitato.
Ma le sorprese non sono finite perché nella notte tra sabato e domenica piove e quindi la mia gara sarà sul bagnato, altra novità per me nel mondo del motorsport. Tutto quindi da rivedere a partire dagli assetti e dallo scoprire il comportamento delle gomme rain.
La tensione naturalmente aumenta per l’imprevisto ma nel team tutti sono tranquilli, molto più di me, anzi sono stranamente sereni sul fatto che saremo protagonisti in corsa per le caratteristiche della 308 Racing Cup. I maggiori incoraggiamenti arrivano proprio dal team manager Arduini e dal direttore tecnico Davide Bonamico e dai compagni Perucca Orfei e Notarnicola che non si fanno pregare nel darmi consigli, soprattutto nella delicata fase del via e nelle impegnative staccate delle varianti. La partenza avviene infatti, in regime di Safety-Car visto che finora abbiamo girato solo sull’asciutto per studiare come è cambiata la pista ed una volta liberi ci scateniamo e prendo subito un buon ritmo che mi porta a lottare con un paio di Seat Leon rimanendo a contatto con la 308 rossa di Ricci che comando il gruppetto. Anzi per parecchi giri, finché la pista rimane bagnata siamo davanti salvo poi cedere la posizione negli ultimi passaggi quando l’asfalto lentamente si asciuga. Dove veramente siamo davvero competitivi è nei tratti guidati delle varianti dove tiriamo delle staccate incredibili recuperando terreno e facendo diversi sorpassi, e poi nelle uscite delle chicanes dove la 308 mette in campo una trazione insuperabile.
Alla fine viaggio per tutta la gara in scia alla vettura gemella di Ricci che va a vincere la classe TCT (7° centro stagionale a conferma di quanto sia meritato il titolo) con la mia 308 “ufficiale seconda davanti a quella del collega Della Monica per un altro podio tutto Peugeot. I tempi sono di rilievo, costanti e sulla linea del vincitore con un gap sul best lap di soli due decimi. Podio, festa e bottiglie stappate decretano la fine della mia prestazione, ma l’immagine del rettilineo e dei box sotto di me non hanno davvero prezzo.
Ma il weekend non è finito perché rimane ancora gara-2 dove il mio compagno d’avventura Emiliano Perucca Orfei riesce a conquistare il primo gradino del podio TCT davanti a Lino Notarnicola dopo una prova piena di sorpassi con le due Peugeot piazzate al 5° e 6° posto assoluto con il collega Mancini terzo di Classe. Bravi ad entrambi anche per essere passati indenni dalla prima variante che ha visto un botto che ha coinvolto ben 5 auto. Una piccola soddisfazione arriva anche a livello d’equipaggio perché riusciamo ad ottenere il miglior risultato della stagione tra i giornalisti/piloti.
Per me un weekend che sarà difficile da dimenticare e mi sembra giusto ringraziare chi mi ha coinvolto in questa avventura, Peugeot Italia, Massimo Arduini e Davide Bonamico per il coordinamento ai box, i meccanici di Autostar Motorsport ed i colleghi/piloti con cui ho condiviso le giornate particolarmente utili anche sul piano giornalistico professionale. Grazie ancora a tutti.