Raikkonen, Alonso e... Massa

A volte ritornano. Con qualche problema

12 Sep 2013 motorpad.it
Raikkonen, Alonso e... Massa

Se ne parlava da tempo e adesso è ufficiale: dal prossimo anno sarà Kimi Raikkonen ad affiancare Fernando Alonso alla guida delle monoposto Ferrari. Nasce un team di piloti di assoluto valore, due campioni del mondo, con il nuovo arrivato che, tra l’altro è stato l’ultimo a portare a Maranello il titolo. Una scelta, quindi, anche ben augurante e logica nell’ottica non solo di puntare su piloti di indiscussa capacità tecnica e costanza di rendimento, ma dettata anche dalla necessità per Ferrari di tutelarsi da possibili sorprese da parte di Alonso deluso e innervosito dall’andamento delle due ultime stagioni.

Occorreva, in pratica, da un lato non rischiare di trovarsi senza un top-driver in caso di scelte diverse da parte di un Alonso dall’altro assicurarsi un secondo pilota in grado  non solo di essere una alternativa per la caccia al titolo piloti, ma anche di portare tanti punti alla classifica costruttori importantissima per le implicazioni di immagine ed economiche che comporta.

La domanda che ora viene posta è quale problemi si aprono all’interno del team al di la delle dichiarazioni di rito. Il finlandese: “Alonso? È un grande campione”; lo spagnolo: “Insieme sarà una grande sfida”.

La logica e la consuetudine vuole che i due piloti partano alla pari e che la decisione su chi debba, ad un certo punto della stagione assumere ufficialmente il ruolo di leader con tutti i vantaggi e gli aiuti che questo comporta, dipenda da chi si troverà meglio piazzato in classifica a metà campionato. Il problema è vedere “come” si arriverà a questo punto. Non si può certo immaginare che un Raikkonen cedere posizioni in corsa o tirare la scia al compagno rivale e, di sicuro, Alonso non si aspetta favori del genere. Dovrà, eventualmente, guadagnarseli e lo stesso dovrà fare Raikkonen.

Tutto questo in un quadro dove si scontrano due caratteri che più diversi di così non possono essere: uno mediterraneo e facile ad accendersi, l’altro freddo come il paese da cui proviene. Domenicale avrà il suo bel dafare a tenere sempre in primo piano, agli occhi dei due, gli interessi della squadra che devono però partire dalla messa a disposizione, di simili campioni, di una monoposto che sia alla loro altezza.

Per finire i tifosi Ferrari devono riconoscere a Massa non pochi meriti per la serietà e la dedizione con cui ha servito la causa Ferrari nei suoi lunghi anni in Ferrari. Un grazie di cuore gli è sicuramente dovuto. E anche gli auguri di trovare un buon volante per la prossima stagione.

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