Nuovi caschi Sparco per piloti e copiloti
I nuovi caschi Sparco sviluppati insieme ai piloti rispondono alle ultime omologazioni.
La sicurezza dei piloti è uno dei temi più sviluppati da Sparco, azienda italiana specializzata nella produzione di abbigliamento per le competizioni motoristiche. Partendo da questo presupposto ha rinnovato completamente la gamma dei caschi, rivedendo la calotta, i polistiroli interni, lavorando molto sulla ventilazione per gli integrali, sul sistema di comunicazione per i jet.
Rispondono all’ultima normativa emessa dalla FIA 8859-2015 che richiede requisiti d’omologazione sempre più severi, con gli impatti che devono dissipare una grande quantità d’energia anche a basse velocità.
Sono stati sviluppati in collaborazione con i piloti che hanno potuto testare i nuovi prodotti e dare il loro feedback ai progettisti. L’utilizzo di carbon-kevlar ha consentito di rispettare le normative senza appesantire i caschi e, è stata aggiunta una nuova taglia tra la M e la L con una calotta più piccola che consente una maggiore riduzione del peso.
Sono 3 caschi integrali, Prime RF-9W, Sky RF-7W e Air Pro RF-5W, il Prime è il top di gamma, realizzato con calotta in carbonio pre preg rinforzata con carbon-kevlar, con elevata resistenza e peso contenuto. Grazie alle indicazioni di Pierre Ragues, pilota francese Campione ELMS nel 2013, 10 partenze a Le Mans e impegnato nel WEC con la Corvette di Labre Competition, si è potuta migliorare la ventilazione per avere una maggiore circolazione dell’aria
Per il mondo dei rally ci sono 4 jet. In questa specialità la comunicazione tra pilota e copilota è fondamentale e grazie all’esperienza dell’equipaggio più titolato in Italia, quello composto da Paolo Andreucci e Anna Andreussi, sicuramente vanno incontro alle esigenze degli equipaggi.
La gamma è composta dai modelli Prime RJ-9, Sky RJ-7, Air Pro RJ-5, Pro RJ-3 e si compone di un braccetto regolabile in altezza e distanza dalla bocca in fibra di carbonio, un microfono a cancellazione del rumore e speaker di alta qualità oltre alle connessioni di derivazione militare. Il sistema di comunicazione, integrato con la prima centralina interfono consente la miglior comunicazione tra pilota e copilota, riducendo i rumori esterni attraverso diversi preset e dando la possibilità, durante i trasferimenti, di comunicare anche attraverso bluetooth.
Paolo Andreucci ha seguito, passo dopo passo il progetto Sparco: “è stato un lavoro lungo e difficile perché le nostre vetture hanno diversi rumori. Riuscire ad ottimizzare l’insonorizzazione esterna, bilanciandola con un’ottima qualità della voce del navigatore non è sicuramente un lavoro semplice. Siamo riusciti ad ottenere un prodotto che avesse una vestibilità eccellente e un sistema di comunicazione perfetto, inoltre il braccetto in carbonio è una protezione aggiuntiva all’altezza della bocca e del naso che oltre ad aumentare la qualità del suono diventa utile nel caso di incidente”.