Test di Formula 1 a Jerez
Mercedes, Ferrari e Williams OK. Red Bull KO!
Verdetti tutt’altro che definitivi, che del resto nessuno si aspettava, ma certo qualche utile indicazione e’ venuta dalle prime giornate di test a Jerez. Si stilano, come al solito, le prime pagelle con voti che altro non aspettano se non di essere smentiti; magari già tra un paio di settimane in Bahrain dal 19 al 22 febbraio e poi dal 27 febbraio al 2 marzo.
Limitandoci pertanto alla cronaca di quanto è successo, vanno comunque messi in evidenza alcuni fatti nuovi non secondari partendo dalla considerazione che in Spagna più delle prestazioni assolute e’ stato importante controllare il comportamento generale delle nuove monoposto e, in particolare, l’affidabilità dei motori 1.6 turbo e del più importante ruolo del Kers e del motore elettrico supplementare.
Le cose più promettenti le ha fornite Mercedes che, per prima, è riuscita a simulare un intero GP percorrendo complessivamente 309 giri e 1.368 km. Se si pensa ai deludenti risultati della passata stagione c’è da guardare alla prossima con un certo ottimismo. La cosa è confermata anche dagli altri team che utilizzano il motore di Stoccarda, , Force India, Williams e McLaren. In particolarequest’ultimo team lascia Jerez mettendo in vetrina il pilota debuttante Kevin Magnussen un giovanissimo (21 anni) da tenere d’occhio che si è preso la soddisfazione di realizzare il miglior tempo assoluto di tutta la sessione di prove, prima di finire fuori pista danneggiando la su McLaren
Ferrari, a sua volta, ha chiuso in bellezza inanellando un totale di 252 giri dopo un primo giorno di test che aveva creato qualche apprensione. Alonso e Raikkonen non hanno mancato di ribadire il reciproco rispetto. Poi si vedrà in pratica come si determineranno le gerarchie di squadra in base ai primi risultai in pista.
Non altrettanto convincenti, ma nemmeno deludenti, i risultati delle altre monoposto motorizzate Maranello. La Sauber ha avuto problemi di frenata e Sutil e’ andato a sbattere, ma la base per lo sviluppo forse c’è. Non altrettanto affidabile e’apparsa la Marussia che ha provato persoli due giorni e solo una trentina di giri. Ci sarà davvero molto da lavorare.
E siamo alle maglie nere, o meglio, blu. E’ questo infatti il colore delle monoposto più deludenti. Un disastro che riguarda tanto la Toro Rosso che la titolatissima Red Bull del tutto impreparata a situazioni del genere.
Alla Toro Rosso ha portato male lasciare la Ferrari per passare alla Renault e restare così inevitabilmente coinvolta nei grossi guai che hanno colpito il motorista francese protagonista assoluto l’anno scorso, e non solo, nei successi della squadra. Che alla fine Vettel fosse, anche lui, blu in un misto di sorpresa e delusione è del tutto comprensibile. Non è chiarissimo di chi siano le maggiori responsabilità di questa nuova inedita situazione; se di Renault (che non ha avuto gli stessi problemi sulla Catheram) o della squadra. Nei due casi ci sono però competenze e capacità di reazione per correre ai ripari. Di sicuro ci attende una stagione di grande interesse.