Test di Formula 1 a Sakhir
Finiti i test restano molti interrogativi. Mercedes, per ora, favorita.
Si parte con le prime prove libere della nuova stagione di Formula 1 il 14 marzo a Melbourne e, al termine delle due ultime sessioni di prove in Bahrain, la sola certezza e che non ci sono certezze. Per nessuno. E’ pur vero che Mercedes conferma di essere più avanti di tutti gli altri team quanto a km percorsi e affidabilità, ma è altrettanto vero che proprio sulla resistenza dei nuovi motori e sui consumi (sono disponibili solo 100 kg di benzina per ogni G.P.) le preoccupazioni sono diffuse e le incognite ancora da risolvere sono parecchie. Intanto, ad essere precisi, non è più corretto parlare solamente di “motori” in quanto il termine esatto al quale ci si dovrà abituare è quello di “Power Unit” cioè a quel complesso di trazione composto dal motore 1.600 turbo e dai due elettrici che lo integrano con un surplus di potenza. Il tutto governato da un complesso sistema di centraline elettroniche, si parla addirittura di una trentina, sulle quali si stanno scervellando i più brillanti progettisti. Contano un po’ meno l’aerodinamica e, si spera, le gomme dopo le figuracce dello scorso anno.
In questo quadro le varie squadre vanno a Melbourne con molte questioni ancora da risolvere e con una specie di classifica provvisoria che vede Mercedes, intesa come scuderia e come fornitrice di motori ad altri team, meglio piazzata delle concorrenti. Hamilton e Rosberg hanno girato più a lungo di tutti gli altri piloti, ma anche la Williams con Massa e Bottas la Force India con Perez hanno ottimamente impressionato.
La Ferrari ha per ora messo in carniere la più alta velocità di punta, 339,6 km/h, e sia Alonso che Raikkonen si mostrano fiduciosi; conta però di più il realismo di Domenicali che, anche dal punto di vista scaramantico, afferma che “i tempi dicono che Mercedes è davanti”.
Altra certezza è lo stato di difficoltà della Red Bull che ha girato davvero poco e ancora meno sembra averci capito sui problemi da risolvere, in questo poco aiutata, per ora, dai motoristi di Renault.
Come sempre sarà la pista a mettere le cose in ordine e dare indicazioni più attendibili almeno per la prima parte della stagione che parte con un gesto di grande significato augurale, sportivo e umano: la curva numero 1 del circuito di Sakhir è stata intitolata a Michael Schumacher. Forza Schumi!