FCA e Google 2
Ufficialmente firmato l'accordo tra FCA e Google per lo sviluppo dell'auto a guida autonoma.
Ne parliamo da diversi giorni e ora è ufficiale: FCA e Google lavoreranno insieme per lo sviluppo dell'auto elettrica. L'annuncio è arrivato da Londra.
Nel quadro dell'accordo FCA fornirà 100 monovolume Chrysler Pacifica Hybrid presentate all'ultimo Salone di Detroit per un ciclo di test pratici e di integrazione dei vari sistemi per la guida autonoma della durata di un anno. L'operazione è la prova che la prima vettura "autonoma" sarà a marchio Chrysler per declinarsi poi sugli altri marchi del gruppo.
I test saranno condotti sulle piste private di Google in California e su strade aperte al traffico, a integrazione dei milioni di chilometri che l'azienda di Mountain View afferma di aver già fatto percorrere ai suoi prototipi.
Un aspetto di particolare rilievo di questo storico accordo sta anche nel fatto che è la prima volta che Google lavora direttamente con un costruttore di auto e i tecnici delle due parti lavoreranno a stretto contatto nelle rispettive competenze. Cosa che velocizzerà lo sviluppo del progetto riducendone anche i costi.
Avrà sicuramente positive ripercussioni anche sulla reputazione e sull'immagine di FCA nel mondo, in particolare in rapporto a quel programma di internazionalizzazione spinta che è punto focale nella strategia complessiva di Marchionne.
Tornando allo specifico dell'auto a guida autonoma, altri costruttori ed altri Istituti di ricerca si ritrovano in quella "Self Driving Coalition" che vede insieme Volvo, Ford, Uber e Lyft per lo studio e la definizione delle non poco complicate normative.
Per il quadro completo della situazione - che si pone l'obiettivo di mettere in circolazione qualcosa come 20 milioni di auto entro il 2020 - bisogna ricordare che al momento sviluppano soluzioni proprie anche Nissan con la Leaf e con gli accordi con la NASA, Ford con la Fusion, Audi con la A7 Piloted Driving, BMW con la Serie 7 Connected Drive e ancora Mercedes, General Motors e Volvo che dialoga con Nvidia, mentre BMW e GM, che hanno da poco separato le loro strade, continuano naturalmente i loro programmi autonomi.
Le forze in campo, come si vede, sono davvero imponenti ed altre sicuramente se ne aggiungeranno.