Ford e la guida autonoma

Ford passa alla fase dei test su strada per i prototipi a guida autonoma.

05 Jan 2017 motorpad.it
Ford e la guida autonoma

Quello della guida autonoma è uno dei temi più attuali dell’automotive. Ford in questi giorni è impegnata nella sperimentazione su strade pubbliche delle nuove tecnologie su una flotta di 90 veicoli basati sulla Fusion, che altro non è che la versione americana della Mondeo.

Si tratta momento più importante della fase di sviluppo del modello verso una produzione di serie che, secondo i piani della casa americana prevede la realizzazione di un modello a guida autonoma, per il 2021 che nei programmi sarà destinato a operatori di ride-sharing e fornitori di servizi navetta on-demand.  Sarà completamente automatizzato e rispetterà lo standard SAE-4, che non prevede la presenza fisica di un pilota.

I prototipi stanno testando in particolare i nuovi sensori e adottano adesso 2 sensori LiDAR anziché 4 che eseguono una scansione laser dell’ambiente circostante e lo ricostruiscono in 3D.

Si crea così una percezione “mediata” ed una “diretta” dove la prima consente al sistema di conoscere esattamente la posizione in cui si trova l’auto, confrontandola con le mappe memorizzate e le informazioni relative alla strada e al percorso (segnaletica, palazzi, semafori).

La percezione ‘”diretta”, invece riconosce gli elementi dinamici presenti nell’ambiente circostante, come gli altri veicoli, ciclisti, pedoni, animali ed eventuali ostacoli. Non solo ma è in grado di analizzare qualsiasi comportamento come, ad esempio, nel caso un pedone attraversi improvvisamente la strada o un’altra auto cambi direzione repentinamente, per reagire nella maniera più appropriata.

Su un’auto a guida autonoma il compito di condurre la vettura è affidato ad un “guidatore virtuale” che deve compiere le stesse azioni di un conducente umano concentrandosi su 3 compiti principali:

1) Identificarsi all’interno dell’ambiente circostante, affidato e ai sensori LiDAR a 360° (in grado di ricostruire un’area grande quanto 2 campi da calcio), a 3 telecamere e ai radar a breve e medio raggio;

2) Controllare l’auto agendo su tutti i comandi grazie a una serie di attuatori elettromeccanici e tenendo presente le condizioni di aderenza o l’inclinazione della strada.

3) Prendere decisioni per avere in tempo reale le risposte a una serie di possibili scenari. Per questo è necessaria una grande potenza di calcolo per analizzare tutte le possibili azioni e conseguenze ed è necessaria anche una grande quantità di energia elettrica. Motivo per cui tutti i prototipi che sono destinati ai test su strada sono basati sui modelli con motori ibridi.

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