Il sofisticato sistema vocale di Bosch entra nell’auto
Sono ancora troppi i pulsanti presenti nell’abitacolo di un’auto e Bosch interviene per mettere ordine, semplificare e rendere più sicuro il modo di parlare in auto anche per non distrarre il conducente dalla guida.
Secondo uno studio di Allianz Center for Technology, gli automobilisti tedeschi spesso sono distratti dall’uso del navigatore, del telefono o di altri comandi che sono tra le cause principali degli incidenti stradali. Bosch risolve il problema con una sofisticata tecnologia che mette ora a disposizione “Casey”, un assistente vocale in grado di capire il conducente proprio come farebbe un’altra persona che non risponde più ai rigidi comandi vocali formulati con parole precise, ma parla e comprende la struttura delle frasi naturali già in oltre 30 paesi del mondo, compresi vari accenti e dialetti. In pratica prima di rispondere il sistema pensa, impara e passa in rassegna i contatti automaticamente, prendendo in considerazione il luogo in cui si trova, l’ora e la situazione.
Se, ad esempio, il guidatore sta andando al lavoro e dice “chiama Paul” probabilmente si riferisce al collega in ufficio, mentre lo stesso nome pronunciato di sera potrebbe indicare un’altra persona. Per accertarsene, Casey chiederà: “Ho trovato cinque contatti con il nome Paul. Vuoi chiamare Paul Stevenson?” Questa importanza del contesto è la prima fase dell’intelligenza artificiale.
Inoltre l’assistente Bosch non ha bisogno di nessun tipo di connessione dati esterna e il sistema di infotainment in auto si occupa dei calcoli senza inviare nessun dato sul cloud. Casey rimane insieme al conducente anche in galleria, nelle zone con scarsa copertura o in altri paesi, quando il proprio smartphone è spento.
La conversazione in auto diventa ancora più personale quando il conducente sceglie il nome del proprio assistente vocale e lo pronuncia per attivare il sistema.