Una scossa alla città

Si è tenuta a Palazzo Reale di Milano la seconda edizione di “Una scossa alla città: mobilità energia e ambiente”, l’evento dedicato all’auto elettrica organizzato dal mensile Espansione che ha presentato le conclusioni della ricerca su “Gli italiani

03 Jul 2011 motorpad.it
Una scossa alla città
Si è tenuta a Palazzo Reale di Milano la seconda edizione di “Una scossa alla città: mobilità energia e ambiente”, l’evento dedicato all’auto elettrica organizzato dal mensile Espansione che ha presentato le conclusioni della ricerca su “Gli italiani e l’auto elettrica”.

Nel rapporto dello scorso anno era emerso che due italiani su tre erano pronti a passare all’auto elettrica. La novità di quest’anno è che emerge una maggiore consapevolezza del valore anche economico dell’auto a emissioni zero tanto che il 27,5% si dice disposto a comprare un’auto elettrica anche se costasse di più dell’equivalente modello tradizionale. Le riserve più importanti riguardano l’autonomia ancora ritenuta insufficiente per usi che non sia strettamente urbani, mentre sulle prestazioni non emergono particolari richieste di velocità superiori a quelle “a codice”.
Alcune delle Case impegnate nella ricerca e nello sviluppo dell’auto elettrica hanno presentato, anche con una esposizione in Piazza del Duomo i modelli in fase di sperimentazione avanzata o prossimi ad una commercializzazione.

Tra i prodotti meno noti si sono visti un veicolo commerciale elettrico già in uso presso alcune amministrazioni pubbliche e scooter elettrici che in città dovrebbero trovare facilmente il loro habitat naturale. Sono prodotti dalla Vetec s.r.l di Mapello (BG).
Tutti però hanno lamentato la necessità di incentivi che stimolino la domanda. Insomma niente di particolarmente nuovo se non la conferma dell’interesse del pubblico che ha potuto prenotare prove dimostrando quindi interesse reale per questo tipo di veicolo.
Si attendono anche soluzioni pratiche e certezze sui costi reali delle ricariche e sulla possibilità di effettuarle dal garage di casa. Ancora apertissimo, a questo proposito, anche il problema delle infrastrutture, cioè delle colonnine di ricarica pubbliche da installare sulla strada, nei centri commerciali, e sui luoghi di lavoro.
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