Veicoli Commerciali Industriali
Sicurezza, risparmio, ambiente nei veicoli industriali Mercedes.
Sporchi, brutti e cattivi. È il più trito dei luoghi comuni che accompagna i veicoli industriali da trasporto e da lavoro, i cosiddetti "bisonti della strada". Questo per i pericoli che rappresenterebbero per la sicurezza e l'ambiente. Sono, questi mezzi, troppo spesso, e senza nessuna giustificazione logica, sopportati come un male inevitabile, un pesante tributo da pagare per evitare la paralisi certa dell'economia nazionale.
Ma è ancora vero e sostenibile un giudizio così negativo e totalmente scollato dalla realtà? No di certo, in generale e ancor meno se in causa è chiamata la produzione di Mercedes Veicoli Industriali e la politica che Stoccarda mette in atto a proprio a favore della sicurezza, dell'ambiente, dell'assistenza e della formazione professionale fornita a chi con i suoi mezzi lavora.
La dimostrazione ha avuto luogo su tratto delle autostrade Centropadane aperte al traffico dove, con la preziosa tutela della Polizia Stradale, i veicoli Mercedes hanno dato convincente ( e, in qualche situazione, sorprendente) prova del grado di sicurezza attiva, passiva e preventiva di cui dispongono.
Siamo in effetti in presenza di una filosofia costruttiva che realizza in pratica un travaso/scambio di tecnologie tra quelle che Mercedes mette a bordo delle sue vetture e quelle dei suoi veicoli industriali che dialogano strettamente per lo sviluppo dei prodotti.
Ecco allora, a titolo di esempio, un gigantesco Actros da 44 tonnellate -Truck of the Year da 4 anni - prestarsi docile alle manovre più difficili, frenare autonomamente in caso di rischio di incidente, segnalare il superamento involontario della linea di carreggiata, sorvegliare e, addirittura, consigliare ed anche attuare in proprio il tipo di guida più razionale, sicuro e utile per risparmiare carburante. E qui entriamo già in un aspetto importante dell’impegno di Mercedes Veicoli industriali per la sicurezza e la salvaguardia ambientale insieme a tutte le motorizzazioni Euro6.
Ma c’è di più perché il fattore umano è sempre di assoluta importanza in ogni attività. Mettersi alla guida di un TIR sulle strade di mezzo mondo, spesso con la responsabilità di carichi importanti richiede una esperienza nella guida ed uno stato psicofisico in perfetta forma. Si parte allora, sul piano del confort, dalle cabine di pilotaggio che sono dei veri e propri monolocali superaccessiorati e dotati di ogni tecnologia per il costante collegamento con il proprio mondo privato e di lavoro con il mondo esterno in generale e con tutti i sistemi che interfacciano il conducente con il mezzo che sta guidando.
Alle aziende vengono poi proposti corsi di perfezionamento alla guida, strutturati nella Profit Academy Italiana che si trasducono in un sostanzioso abbattimento dei costi del singolo veicolo e, a maggior ragione, per le grandi Flotte.
Iniziative che hanno anche un aspetto comparativo nel Programma Fuel Duel nel quale la sfida viene portata ai modelli della concorrenza diretta in una orgogliosa affermazione di qualità, servizi ed efficienza migliori.