Volvo Autopilot

Da molto più di cent’anni si chiama automobile, ma da sola non è mai andata. Eppure, con Volvo la vera auto-mobile sarà presto realtà. Il programma Volvo Drive Me inizierà con la fornitura di 100 vetture a guidatori comuni su strade aperte al traffico, entro l’anno 2017. Coinvolti nel progetto, oltre alla stessa Volvo, legislatori, ente di gestione dei trasporti e la città di Göteborg.

Ideato per governare la guida di routine come le situazioni di emergenza, il sistema Volvo Autopilot fa della marcia “fail free” il proprio punto fermo, adottando una tecnologia sovrabbondante, cosicché se anche un elemento si disattivasse, altri farebbero da “supplenti”, garantendo la massima sicurezza.

Autopilot prevede l’impiego di telecamere, radar, sensori laser e GPS. Integrati nel parabrezza, la telecamera e il radar leggono i cartelli stradali, l’andamento della strada e rilevano la presenza di veicoli e pedoni.

Altri quattro radar perimetrali controllano in tempo reale ciò che circonda la vettura mentre quattro telecamere integrano visivamente i radar, con tempi di reazione millesimali ai cambiamenti di luminosità.

Nell’anteriore dell’auto è sistemato uno scanner laser con portata di 150 metri, per un margine superiore ai 5 secondi di tempo a 100 km/h. Un’ulteriore dispositivo è la telecamera trifocale, per la rilevazione di ostacoli improvvisi intorno a tre parametri di distanza. Un radar a lunga portata controlla, inoltre, la zona posteriore. Ben 12 sensori a ultrasuoni regolano la guida a basse velocità e in manovra.

Il grado di indipendenza dell’Autopilot Volvo è già molto elevato, potendo contare su una ricostruzione dell’ambiente in 3D a 360°, integrata da accelerometro e giroscopio, per una corretta dinamica di guida.

Il tutto, naturalmente, integrato a un “cloud” che permette di informare il guidatore sui flussi di traffico. “Monitor” finale del sistema sarà comunque sempre l’insostituibile cervello di chi guida.