ALFA ROMEO 4C
Le Alfa son tornate. Vien voglia di salutarla così la nuova 4C Alfa Romeo. Anche se questa emozione la proveranno pochi appassionati e non quella moltitudine di irriducibili “Alfisti” che aspettano qualcosa che riporti d’attualità le emozioni indimenticabili e ben più abbordabili delle varie Giulietta e Giulia.
Vediamo intanto come è fatta. E’ una coupè leggera e compatta con una certa aria minacciosa, ben piantata in terra che assomiglia tanto, alla mamma “33 Stradale” che le ha trasmesso molti cromosomi stilistici e tanta voglia di correre e fare un bel rumore, componente non secondario del piacere d guida in auto come questa.
E’ lunga circa 4 metri, con un passo di 2,40, cifre che esprimono una forma insieme compatta e agile e che, di certo, sono fondamentali per una guida tutta da godere specie sui percorsi misti o su quelle piste come quella di Balocco dove ci è stata offerta l’occasione per una presa di contatto.
Leggerezza, dicevamo, solo 895 kg. Frutto del largo impiego dell’alluminio e della fibra di carbonio per la culla del telaio e piacere di guida che viene dal motore 1.750 cc, cifra che in Alfa vuol pur dire qualcosa, sovralimentato e ad iniezione diretta.
Manda alle ruote 240 cavalli per una velocità massima di 258 km/h e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 4,5 secondi. Quello che conta, però è il rapporto peso/potenza che si fissa sotto i 4 kg/CV e il bilanciamento della vettura che distribuisce il peso tra gli assi in rapporto 60/40.
Contano poi, eccome, le sospensioni a triangoli sovrapposti davanti e a McPherson evoluto dietro, il differenziale elettronico Q2, il cambio TCT a doppia frizione corto, rapido e preciso, lo sterzo leggero e sincero e soprattutto la trazione posteriore, senza la quale un’Alfa sportiva non sarebbe tale e il divertimento ne soffrirebbe di molto.
Ovvio che le qualità dinamiche si apprezzino e si portino più facilmente al limite sulle belle curve della pista dove sono possibili tutti gli allunghi che si vogliono e tutti i controlli degli appoggi e delle derapate che si provocano per il puro piacere di dominarle.
Sulle strade normali tutto concorrerà ad una maggior sicurezza, incrementata dal confort di un abitacolo allestito sì in chiave sportiva specie nella posizione di guida e nella strumentazione, con il carbonio in bella vista e attento alla qualità dei materiali e delle lavorazioni. Comunque c’è un elenco di personalizzazioni che solo il portafoglio può fermare.
La 4C sarà prodotta in 3.500 esemplari all’anno, solo 1.000 dei quali riservati all’Europa con un prezzo di partenza di 53.000 euro. Mi sa che sono pochi.