CHEVROLET MALIBU
In questo contesto globale si inserisce l’ultima arrivata, la Malibu modello storico per il mercato degli Stati Uniti la cui nascita è datata addirittura al 1964. E' il 10 modello presentato in soli 18 mesi e la nuova generazione allarga gli orizzonti e per la prima volta attraversa l’Atlantico.
Sarà venduta in 93 paesi e il dover creare ad un prodotto adatto a molti gusti ha fatto ripensare alla linea ora più dinamica e decisa con un frontale sportivo caratterizzato dalla griglia sdoppiata e dal cofano rialzato.
Il richiamo ad uno stile tipicamente americano lo vediamo nelle dimensioni generose con una lunghezza di 4,86 metri, un passo di 2,73 ed un ampio bagagliaio di 545 litri.
Opportunamente adattata alle caratteristiche del mercato continentale punta per l’Italia su una soluzione molto semplice quella di un unico allestimento e di un'unica motorizzazione. Questa è un 2 litri diesel da 160 CV e 350 Nm di coppia, con un consumo dichiarato di 5,1 litri nel ciclo medio con 134 g/km di CO2 emessa.
Viene prodotta in Corea ma c’è molto di tedesco dentro a partire proprio dal motore oltre al pianale, in comune con la Opel Insigna, l’altro marchio del gruppo GM presente in Europa.
Si posiziona quindi all’interno del segmento D e nel prezzo di 31.000 euro propone dotazioni di serie davvero full optional con cerchi da 18 pollici, fari xenon, sensori di parcheggio e sistema di monitoraggio della pressione gomme.
La sicurezza è garantita dai 6 airbag, dal controllo di stabilità e trazione e l’assistenza alle ripartenze in salita.
Gli interni ridisegnati sono in pelle nera con i sedili riscaldabili, il climatizzatore bi-zona e sulla consolle centrale si trova il sistema di navigazione e intrattenimento che gestisce radio, musica e telefono e nasconde dietro lo schermo da 7 pollici un vano portaoggetti.
L’unico optional ordinabile è il cambio automatico in listino a 1.300 euro.