MINI ROADSTER
In comune hanno tutta la parte tecnica basata su un benzina di 1.600 cc che in versione aspirata dispone di 122 CV che diventano 184 con l’aggiunta di un turbo e dell’iniezione diretta. Per chi volesse qualcosa di ancora più grintoso c’è sempre la John Cooper Works accreditata di 211 CV.
Passando al diesel troviamo solo una proposta, la SD, un due litri da 143 CV e ben 305 Nm di coppia.
Le dimensioni sono contenute in 3,72 metri di lunghezza per 1,68 di larghezza e 1,38 di altezza e la maneggevolezza è garantita da un assetto particolarmente basso e rigido adatto a sfruttare al meglio le caratteristiche della Roadster.
La sicurezza dei due occupanti è affidata al duplice rollbar di acciaio inox posto dietro ai sedili, perfettamente integrato nell’abitacolo e nei rinforzi sul parabrezza.
Le differenze con la Coupé le troviamo nel tetto, con la capote a comando manuale con una forma ben proporzionata e di ottima fattura che una volta aperta si nasconde interamente nel vano predisposto.
Nella coda, invece, scompare il portellone e il bagagliaio mette a disposizione 240 litri.
Come sempre, vastissima la possibilità di personalizzazione, per gli interni e per la carrozzeria, con apposite stripes dedicate.
Infine i prezzi, che posizionano la Roadster come un modello per appassionati delle scoperte Made in England e che muovono da 24.950 euro per arrivare fino ai 34.800 della John Cooper Works.